
Potenziare l'educazione alla cittadinanza digitale europea nelle scuole
Promuovere il Benessere Digitale nelle scuole: sostenere l’equilibrio e prevenire la dipendenza digitale
L’onnipresenza delle tecnologie digitali nella vita contemporanea ha trasformato il modo in cui i/le giovani imparano, comunicano e socializzano. Tuttavia, le stesse tecnologie che favoriscono la creatività e l’accesso alle informazioni comportano anche rischi quando vengono usate in modo eccessivo o senza consapevolezza critica.
Le preoccupazioni relative alla dipendenza digitale, al tempo eccessivo davanti agli schermi e alle relazioni sociali compromesse hanno alimentato la necessità di approcci strutturati al benessere digitale. Le scuole, in quanto istituzioni sociali ed educative, hanno un ruolo unico nel promuovere l’equilibrio digitale, fornendo a studenti e studentesse le competenze e i valori necessari per un uso sostenibile e sano degli ambienti digitali.
L’uso eccessivo del digitale e il problema della dipendenza
L’uso eccessivo del digitale può essere definito come un’interazione eccessiva e incontrollata con le piattaforme digitali che interferisce con il benessere psicologico, sociale o fisico di una persona. Negli/nelle adolescenti, l’eccessiva esposizione a smartphone, videogiochi e social media è correlata a un aumento dei disturbi del sonno, ansia, disimpegno scolastico e difficoltà di attenzione (Kuss & Griffiths, 2017).
Sebbene gli studiosi discutano se la “dipendenza digitale” possa essere classificata come disturbo clinico, c’è consenso sul fatto che l’uso compulsivo comprometta il benessere, soprattutto quando sostituisce l’apprendimento offline e le interazioni interpersonali. L’economia dell’attenzione, basata su design persuasivi e notifiche costanti, aggrava questa dinamica sfruttando le vulnerabilità cognitive (Alter, 2017).
Disintossicazione digitale: uno strumento pedagogico
Il concetto di disintossicazione digitale – una disconnessione temporanea dai dispositivi – viene sempre più utilizzato come strategia pedagogica e di benessere. Le iniziative di detox non sono pensate come divieti assoluti, ma come opportunità di riflessione, riequilibrio e auto-regolazione.
Studi empirici dimostrano che anche brevi periodi di detox possono migliorare la qualità del sonno, i livelli di stress, la concentrazione e le relazioni interpersonali (Syvertsen & Enli, 2020). Fondamentale è non demonizzare la tecnologia, ma svilupparne un uso consapevole ed equilibrato. Questo è importante per le scuole, dove la tecnologia svolge anche funzioni educative fondamentali.
Perché le scuole sono importanti
Le scuole hanno un ruolo centrale nel plasmare la cultura digitale dei/delle giovani. Offrono ambienti strutturati in cui i confini possono essere testati, negoziati e rinforzati. Promuovendo il benessere digitale, le scuole contribuiscono non solo alla salute di studenti e studentesse, ma anche allo sviluppo di comunità più resilienti, capaci di resistere agli effetti negativi del capitalismo digitale.
Diversi esempi internazionali evidenziano questo potenziale:
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Il College St Ignatius, Adelaide ha introdotto i “Martedì Tech-Smart”, un giorno a settimana senza laptop o tablet. Risultati: maggiore concentrazione, migliore comunicazione tra pari, più coinvolgimento in attività come scrittura a mano e discussioni.
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Nel Regno Unito, è stato condotto un esperimento per ridurre l’uso degli smartphone per 21 giorni che prevedeva che studenti e studentesse riponessero i dispositivi in cassette chiuse durante l’orario scolastico. Risultati: miglior sonno, meno ansia, maggiore piacere nelle interazioni faccia a faccia.
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Le scuole scandinave hanno promosso l’apprendimento all’aperto e approcci ibridi, integrando attività educative senza dispositivi in ambito culturale e ambientale per bilanciare l’apprendimento sugli schermi.
Queste iniziative dimostrano come le scuole possano valorizzare gli strumenti digitali e allo stesso tempo creare spazi per arricchimenti non digitali.
Alcune evidenze contro i divieti assoluti
Nonostante l’entusiasmo pubblico verso i divieti degli smartphone a scuola, le evidenze sono contrastanti. Uno studio britannico del 2025 condotto su 1.227 studenti e studentesse di 30 scuole non ha rilevato miglioramenti significativi nel benessere a seguito di divieti assoluti (BBC, 2025).
Questo suggerisce che i divieti punitivi possano essere insufficienti o addirittura controproducenti se non accompagnati da interventi educativi. L’enfasi, quindi, dovrebbe essere posta sulla promozione dell’autoregolazione digitale, piuttosto che sull’imposizione di restrizioni rigide. Le scuole devono trovare un equilibrio tra guida e responsabilizzazione, insegnando a studenti e studentesse a gestire consapevolmente la propria attenzione invece di ricorrere a rigidi divieti istituzionali.
Strategie per promuovere l’equilibrio digitale a scuola
Per andare oltre i divieti rigidi, le scuole possono adottare strategie multilivello:
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Approcci curricolari integrati
Il benessere digitale dovrebbe essere inserito nell’insegnamento di materie diverse: algoritmi persuasivi in matematica, analisi della disinformazione in letteratura, riflessioni sull’impegno civico online nelle scienze sociali. -
Iniziative strutturate di detox digitale
Le scuole possono introdurre “giornate senza dispositivi”, “periodi settimanali di riflessione digitale” o sessioni di mindfulness per incoraggiare la consapevolezza sulle abitudini digitali. -
Alfabetizzazione digitale e consapevolezza critica
Studenti e studentesse hanno bisogno di istruzioni esplicite su come funziona l'economia dell'attenzione, su come gli algoritmi danno priorità al coinvolgimento, su come i circuiti di retroazione della dopamina inducono lo scorrimento compulsivo e su come le informazioni errate si diffondono in modo virale. -
Attività alternative di arricchimento
Una solida programmazione extracurricolare – sport, arte, musica, volontariato – offre alternative offline sane che rendono la disconnessione allettante anziché punitiva. -
Collaborazione con le famiglie e la comunità
Le scuole dovrebbero organizzare workshop per genitori sui limiti sani dell’uso degli schermi, allineando gli ambienti domestici e scolastici a sostegno di un uso equilibrato della tecnologia. -
Monitoraggio e intervento precoce
Insegnanti e psicologi/psicologhe scolastici dovrebbero essere formati per identificare i primi segni della dipendenza digitale, quali affaticamento, calo del rendimento scolastico e isolamento sociale, e fornire un sostegno mirato.
Verso una cultura del benessere digitale
Promuovere il benessere digitale a scuola significa tanto controllare l’accesso e l’uso del digitale quanto piuttosto sviluppare una cultura e consapevolezza del digitale. Promuovendo ambienti in cui la riflessione, l’equilibrio e la consapevolezza sono normalizzati, le scuole preparano studenti e studentesse a crescere in un mondo sempre più digitale.
Le tecnologie rimarranno parte integrante dell’educazione, ma senza strategie mirate, i costi, dalla frammentazione dell’attenzione alla dipendenza, rischiano di superare i benefici. Le scuole sono quindi chiamate non solo ad adottare nuovi strumenti, ma anche a coltivare la consapevolezza nel loro utilizzo.
Conclusione
La sfida dell’uso eccessivo del digitale non può essere risolta solo con divieti o restrizioni. Le scuole devono adottare approcci educativi e partecipativi globali che bilancino l’uso del digitale con esperienze offline di rilievo.
Promuovendo il benessere digitale, le scuole garantiscono non solo i risultati accademici, ma anche la salute a lungo termine, l’autonomia e il potenziale civico dei loro studenti e delle loro studentesse. Non si tratta di una questione secondaria, ma di un elemento centrale nella missione di preparare i/le giovani alla vita nell’era digitale.
Riferimenti
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Alter, A. (2017). Irresistible: The Rise of Addictive Technology and the Business of Keeping Us Hooked. Penguin Press.
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BBC News. (2025). Mobile ban in schools not improving grades or behaviour, study suggests. Consultato da https://www.bbc.com/news/articles/cy8plvqv60lo
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Kuss, D. J., & Griffiths, M. D. (2017). Social Networking Sites and Addiction: Ten Lessons Learned. International Journal of Environmental Research and Public Health, 14(3), 311.
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Syvertsen, T., & Enli, G. (2020). Digital Detox: Media Resistance and the Promise of Authenticity. Routledge.
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The Guardian. (2025). Why our children need a digital detox and how outdoor experiences can help. Consultato da https://www.theguardian.com
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The Times. (2024). The big smartphone school experiment. Consultato da https://www.thetimes.com/best-schools-league-table/guide/article/inside-schools-ban-smartphones-6knb8qtfc